Festival di Agrigento 2022 – Vince Pier Luigi Basso ma i carreriani sono presenti

8 Settembre 2022by Andrea Barbagallo

Si è svolta dal 26 al 28 agosto la settima edizione del Festival di Agrigento organizzata puntualmente dall’A.C.S.D. Leonardo di Favara.
L’Hotel Tre Torri ha ospitato in una sala spaziosa e opportuna 102 partecipanti divisi tra Open A (24), Open B (34) ed Open C (44), ben 31 iscritti in più rispetto alla passata edizione!

Sala Torneo Agrigento

Il livello, già parecchio alto, è stato alzato ulteriormente dalle partecipazioni del favoritissimo ex campione italiano assoluto Pier Luigi Basso, dell’IM moldavo classe ’04 Dragos Ceres e dei freschi campioni giovanili in carica Alberto Ganci e Enrica Zito.

Solo quattro carreriani si sono ritrovati in trasferta nella rovente Agrigento: 

  • FM Alessandro Santagati e Andrea Barbagallo nell’open A
  • Salvatore Santagati nell’open B e Giuseppe Barbagallo nell’Open C,

alla sua primissima apparizione nei tornei a cadenza lunga!

Il Festival è iniziato con l’omaggio al recentemente scomparso Igor Naumkin, Grande Maestro russo solito partecipare nei tornei di tutta l’Italia e presenza fissa annuale
proprio a quello agrigentino. Viene ricordato con una scacchiera in legno parecchio elegante esposta nella sala da gioco e con gli infiniti applausi dei presenti.

Dal primissimo “bianchi in moto” in poi, l’ambiente è stato talmente sereno che raramente è intervenuto l’arbitraggio condotto da Carmelo e Pasquale Sgarito
Quelle poche volte che sono stati interpellati, non hanno mai concesso una sbavatura e hanno svolto un lavoro sempre onesto e pulito.



L’Open A si è concluso con la vittoria del già citato Pier Luigi Basso con 5/6, ex aequo con il IM Ceres al secondo posto, bronzo per il GM serbo Drazic a 4 punti.
Nell’Open B primeggia Alberto Ganci sempre con 5 punti su 6, segue Lorenzo Mistretta a parimerito, completa il podio a 4,5/6 Davide Montalto.
Conquista l’Open C Giuseppe Palumbo vincendone 5 e pattandone una, argento per Giuseppe La Monica e terzo posto per l’esperto Loreto Fiorella.

Per quanto riguarda i nostri, scendiamo nei dettagli:

ALESSANDRO SANTAGATI
La nostra punta di diamante conclude con 3,5 su 6 un agguerrito open A,
deludendo leggermente le aspettative iniziali.
Poteva fare probabilmente di più,
ma va segnalato l’elevato livello degli avversari accoppiatigli.

Non può nulla contro i primi due di tabellone, butta una partita vinta (ma parecchio complicata nonostante il pezzo in più) infine pattata contro il IM Virgilio Vuelban e stritola per bene gli altri tre contendenti.

Si è ritrovato in una terra di mezzo per quanto abbia massacrato gli avversari più deboli sulla carta e fosse battuto con eleganza dagli irraggiungibili.
                                                                                               Si rifarà indubbiamente.


ANDREA BARBAGALLO
Conclude anche lui a 3,5 nonostante la scarsa partecipazione
alle competizioni agonistiche negli ultimi anni.
Torna all’azione con un buon torneo nel complesso:
perde con chi deve perdere e vince con chi deve vincere.

Sconfitte incassate dal GM Drazic e dal IM Vuelban (nuovamente vittorioso
malgrado la posizione persa anche stavolta),
una patta nonostante il finale con due pedoni in più e
successi contro tre avversari sulla carta più deboli ma particolarmente tenaci:
questi i risultati ottenuti nell’ostico torneo svolto per arrivare in forma al CIS.
                                                                                                         Staremo a vedere.


 

SALVATORE SANTAGATI
A differenza dei sopraelencati, partecipa all’open B con risultati
ben al di sopra delle aspettative.
Stupisce tutti partendo 30° di tabellone e concludendo al 18° posto
(14° ex aequo), fornendo un’ottima performance complessiva.

Nonostante il torneo si svolga ad Agrigento, Salvo sembra partecipare ad un Open catanese da quanti compaesani sembra incontrare,
ma esce indenne dai derby vincendo contro il CM Alfio Russo (2° di tabellone) e pattando contro i veterani Giuseppe Rosolia e Francesco Furnari (entrambi 1N).
Nei primi turni, invece, ottiene un buon punto su 3
contro avversari sulla carta più forti.

Una trentina di punti elo in saccoccia e se ne torna in madrepatria fiero dell’ottima prestazione.
                                                        Meglio di così non poteva andare.

 


GIUSEPPE BARBAGALLO
Padre d’arte, finalmente si convince a partecipare
ad un torneo a tempo lungo dopo svariati anni da accompagnatore.
L’esordio nell’Open C è epico:
gli accoppiamenti lo vedono fronteggiare la forza numero 4 del tabellone,
i bookmakers non credono molto al nuovo talento della DPC.
Ma, contro tutti i pronostici, dopo una partita all’insegna dell’attività dei pezzi, il buon “Pippo” conquista il punto intero alla primissima partita!
I restanti 5 turni becca sempre gente molto preparata (sfortunato anche lui negli accoppiamenti) e ottiene solo mezzo punto,
ma la comprensione del gioco e soprattutto la lunghezza di ogni partita effettuata (almeno 2 ore ognuna, raro vederlo nell’open C da parte di un esordiente) fanno solo che ben sperare per il futuro.
Il gioco è molto pulito e ordinato, non si poteva desiderare di meglio.
Conclude con 1,5 su 6 un ottimo torneo.
                                                                                      Finalmente Pippo!

 

 

 

Ricapitolando, l’organizzazione è stata più che positiva, la location davvero adeguata e la cordialità dei padroni di casa è stata sempre all’ordine del giorno.
L’unica piccolissima nota negativa è stata l’assenza di tutti i vari maestri che sarebbero dovuti essere ospiti nell’open A come da bando,
probabilmente per molteplici motivi al di fuori delle possibilità degli organizzatori.
Per il resto pernotto soddisfacente nell’Hotel Tre Torri da parte dei partecipanti alloggianti nella medesima sede di gioco.






                                                                                                                                                                                                                                       

Autore

Andrea Barbagallo

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